Ai Docenti e al Personale ATA Facendo seguito alla nota inerente la mobilità in oggetto si allega la "Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l' a.s. 2020/21 – servizio di help desk"
NOTA MINISTERO ISTRUZIONE DEL 17 MARZO 2020 (pubblicata in allegato)
La nota del 17 marzo ha finalmente fatto chiarezza su alcuni aspetti piuttosto offuscati riguardanti l’improvvisata didattica a distanza per l’emergenza coronavirus. Vediamo qui di seguito cosa dice, in buona sostanza, la nota ministeriale in merito alla valutazione degli alunni.
Cosa dice la nota Miur del 17 marzo sulla valutazione degli studenti
‘La Nota 279/2020 ha già descritto il rapporto tra attività didattica a distanza e valutazione. Se è vero che deve realizzarsi attività didattica a distanza, perché diversamente verrebbe meno la ragione sociale della scuola stessa, come costituzionalmente prevista, è altrettanto necessario che si proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione. Se l’alunno non è subito informato che ha sbagliato, cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si trasforma in un rito sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è esercitata. Ma la valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa. Si tratta di affermare il dovere alla valutazione da parte del docente, come competenza propria del profilo professionale, e il diritto alla valutazione dello studente, come elemento indispensabile di verifica dell’attività svolta, di restituzione, di chiarimento, di individuazione delle eventuali lacune, all’interno dei criteri stabiliti da ogni autonomia scolastica, ma assicurando la necessaria flessibilità. Le forme, le metodologie e gli strumenti per procedere alla valutazione in itinere degli apprendimenti, propedeutica alla valutazione finale, rientrano nella competenza di ciascun insegnante e hanno a riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti. La riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza sarà come di consueto condivisa dall’intero Consiglio di Classe.’
Didattica a distanza, sì ai voti ma con giudizio
Dunque, i voti vanno dati anche se le lezioni vengono tenute da casa. Per quanto riguarda la valutazione, questa spetterà agli insegnanti che condivideranno il loro giudizio con il collegio dei docenti, insieme ai presidi. Da una parte il Miur ha invitato ad usare buon senso, dall’altra consiglia gli studenti a riporre fiducia nei propri insegnanti, in quanto la valutazione non è da considerarsi una sanzione bensì un dovere per i docenti e un diritto per gli studenti. Il concetto, in buona sostanza, è che un ritardo nel collegamento alla lezione o saltare la stessa, non dovrebbe significare un brutto voto: bisognerà tener conto, in sede di giudizio, di tutta una serie di fattori che riguardano l’interesse dello studente per la materia rapportandolo alla difficoltà rispetto alla situazione che si è venuta a creare.
Coronavirus, didattica a distanza: come valutare studenti. Organizzare recuperi e approfondimenti. Nota Ministero
Il Ministero ha emanato una nota specifica con la quale si danno indicazioni a scuole e docenti relativamente all'attività di didattica a distanza legata all'emergenza Coronavirus.
Valutazione necessaria e costante
Nella nota si specifica che è “necessario che si proceda ad attività di valutazione costante”. La valutazione è un “dovere” che fa capo ai docenti ed un “diritto” che è degli alunni.
Valutazione, approfondimento e recupero
Inoltre, nella nota si danno indicazioni relativamente alla necessità di accompagnare la valutazione all’approfondimento e recupero delle eventuali lacune.
“Se l’alunno non è subito informato che ha sbagliato, – si legge nella nota – cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si trasforma in un rito sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è esercitata. Ma la valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa”
Metodologie e strumenti
Sulla metodologia e sugli strumenti per procedere alla valutazione in itinere degli apprendimenti, la nota sottolinea che rientrano “rientrano nella competenza di ciascun insegnante e hanno a riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti”.